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Chi sostituirà gli influencer? Il declino di un epoca

Per oltre un decennio, gli influencer hanno dominato il mondo digitale, costruendo community solide e influenzando mode e consumi, ma oggi il panorama è cambiato radicalmente…


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Chi sostituirà gli influencer? Per più di un decennio, gli influencer sono stati i protagonisti assoluti del mondo digitale. Instagram era il loro regno, un luogo dove costruire connessioni, creare community e stabilire tendenze. Ogni foto, ogni storia, ogni post era un tassello di un mosaico che raccontava uno stile di vita, un sogno. Poi arrivò YouTube, dove i video lunghi consolidavano ancora di più il legame tra creator e pubblico: seguire un influencer significava quasi instaurare un’amicizia virtuale.

Su questo blog abbiamo parlato spesso degli UGC Creator, se vuoi essere aggiornato settimanalmente iscriviti alla mia newsletter:

Ma oggi qualcosa è cambiato.

Chi sostituirà gli influencer? Il declino di un epoca

Chi sostituirà gli influencer? Il declino di un epoca

La rivoluzione di TikTok

Con l’esplosione di TikTok, il paradigma si è ribaltato:

  • Non è più il “chi” a contare, è il “cosa”;
  • Non seguiamo le persone, seguiamo i contenuti.

L’algoritmo è sovrano, il feed è personalizzato non su chi amiamo, ma su ciò che ci intrattiene di più.

Quanto tempo restiamo su un video, cosa commentiamo, cosa condividiamo, cosa salviamo: sono questi i nuovi metri di giudizio (i KPI le metriche chiave). L’identità del creator è diventata secondaria. Conta la qualità del contenuto, il valore che porta, l’emozione che suscita.

Instagram, YouTube, Facebook: tutti hanno abbracciato il modello “tiktokizzato”, feed infiniti, Reels, Shorts, oggi:

  • Cresci se il tuo contenuto piace;
  • Non basta più essere famosi;
  • Non bastano milioni di follower.

Chi sostituirà gli influencer? L’umanità da sempre crede l’inesistente.

Chi sopravviverà?

In un mondo dove l’IA può creare influencer perfetti, chi avrà ancora un posto? Chi sopravviverà?

  1. I creator autentici: Quelli capaci di creare connessioni vere. Di raccontare storie che emozionano. Di mostrare imperfezioni che ci fanno sentire meno soli;
  2. Gli specialisti del contenuto: Non basta più essere solo “belli” o “popolari”. Serve essere creativi, versatili, tecnici. Saper editare, girare, progettare contenuti ad alto impatto;
  3. Gli storyteller: In un mondo saturo di video brevi e superficiali, chi saprà costruire narrazioni profonde e coinvolgenti avrà un vantaggio competitivo enorme;
  4. I “filtri umani”: Chi riuscirà ad aiutare le persone a distinguere reale da artificiale, a promuovere un uso consapevole della tecnologia, diventerà un punto di riferimento indispensabile.

Certo che Aitana Lopez, la modella che sta facendo impazzire migliaia di persone… Pensare che non esiste! Si va al manicomio…

Chi sostituirà gli influencer

Lei Fit_aitana non esiste ma guadagna oltre 10.000 dollari al mese!

È solo un’illusione perfetta, creata dall’intelligenza artificiale, capelli rosa, corpo mozzafiato, vita da sogno tra viaggi, lingerie e selfie perfetti. Ma dietro di lei non c’è una ragazza reale: c’è The Clueless, un’agenzia spagnola guidata da Rubén Cruz, che ha pensato:

Perché pagare modelle vere, con richieste e problemi umani, quando puoi crearne una perfetta che non si lamenta mai?

Risultato?

  • Una finta influencer che guadagna oltre 10.000 dollari al mese;
  • Migliaia di follower presi in giro senza nemmeno accorgersene;
  • Una realtà sempre più distorta, dove non sappiamo nemmeno più cosa sia umano e cosa no.

La domanda è una sola: Quanti altri “Aitana” stanno per invadere i nostri social, i nostri sogni, il nostro concetto stesso di bellezza?

E tu? Sei pronto a essere sostituito da un algoritmo?

Chi sostituirà gli influencer? Una scelta cruciale…

Siamo dei fessi?

In un futuro non troppo lontano vedremo probabilmente solo 3 o 4 modelle virtuali dominare il mercato, ognuna supportata da vere e proprie aziende: call center di centinaia di persone a prestare voce, assistenza, interazione. Fatturati milionari costruiti su avatar e pixel, forse, però, qualcuno inizierà anche a interrogarsi su dove stiamo davvero investendo il nostro tempo e i nostri soldi. Ma, conoscendo il mondo di oggi, la prima ipotesi sembra decisamente più probabile.

Intanto, noi che esistiamo realmente, spesso ci sentiamo dei poveracci rispetto a queste icone digitali.

Ma attenzione: loro non esistono.
Noi sì.
Ed è proprio qui il nostro valore più grande.

In fondo l’umanità ha sempre avuto bisogno di credere in qualcosa che forse… Non esiste davvero. Un bisogno antico, che oggi si rinnova anche attraverso uno schermo, certo, c’è chi pensa che seguire un profilo creato da un’intelligenza artificiale sia da “fessi”. Ma la domanda vera è un’altra: stiamo davvero seguendo una macchina… O il sogno che quella macchina rappresenta?

Alla fine, che si tratti di pixel o di carne ed ossa, ciò che conta è la capacità di emozionare, incuriosire e far riflettere, il futuro, come sempre, sarà una questione di scelte.

Chi sostituirà gli influencer

Fit Aitana non esiste ma guadagna oltre 10.000 dollari al mese!

Ne ho parlato su Facebook ed il post ha avuto una buona performance organica, mostrando alcuni punti di forza interessanti, appena 16 ore dopo la pubblicazione:

  • 12.888 visualizzazioni e 8213 persone raggiunte: una copertura solida, considerando che l’argomento (Virtual Influencer) è ancora relativamente di nicchia.
  • 70 interazioni complessive, con un ottimo numero di commenti (44): segnale che il post ha stimolato discussione più che semplice scorrimento.
  • 235 clic sul link: risultato molto positivo. Significa che il contenuto ha spinto molti utenti alla curiosità attiva, portandoli a voler approfondire.

Il dato più importante: 83% di utenti NON follower, questo indica che il post ha raggiunto pubblico nuovo (ottimo per crescita e brand awareness). Le 23 reazioni, 1 condivisione e 2 salvataggi completano un quadro dove il contenuto ha avuto più impatto ragionato (commenti e clic) che puro intrattenimento emotivo (reaction o viralità).

In sintesi, il post è stato efficace nel generare conversazione e attrarre nuovi potenziali follower. Migliorabile la viralità (condivisioni), ma eccellente l’interesse attivo (clic e commenti). Un contenuto “pensante” che ha raggiunto bene il suo target.

Chi sostituirà gli influencer? Nove milioni per dei pixel…

9 milioni di euro

Lil Miquela guadagna oltre 9 milioni di euro all’anno! Assurdo, perchè lei non è reale, benvenuti nel mondo dei Virtual Influencer!

Chi sostituirà gli influencer?

Lil Miquela mentre pubblicizza qualcosa…

Questa ragazza che vedi, ha milioni di follower:

  • Su TikTok 3,4 milioni di follower;
  • Su Instagram 2,4 milioni di follower;
  • Su YouTube 273.000 iscritti.
Chi sostituirà gli influencer

I suoi numeri fanno preoccupare tantissimi influencer…

Lei lavora, guadagna ma non esiste, Lil Miquela è una virtual influencer. Parla di moda, bellezza, musica, persino di temi sociali e molto probabilmente guadagna più di te. Collabora con brand come Prada e Calvin Klein, crea contenuti autentici, positivi e super inclusivi.

Nove milioni per un’influencer fatta di pixel!

Chi sostituirà gli influencer? È l’inizio dell’epoca del creator marketing.

Addio ai creator reali

Dove il contenuto è il re possono governare gli avatar AI? Dobbiamo dire addio ai creator reali? Mentre il panorama cambia, una nuova domanda emerge prepotente: chi sostituirà gli influencer? La risposta più inquietante potrebbe essere: l’intelligenza artificiale.

Già oggi, modelli come questi sono protagonisti delle piattaforme social:

Virtual InfluencerInstagramTikTokYouTubeAnno CreatorePaese
Lil Miquela2.7M300K30K2016Brud USA
Shudu Gram240KNDND2017Cameron-James WilsonRegno Unito
Imma390K500K20K2018Aww Inc.Giappone
Bermuda270KNDND2018Brud USA
Noonoouri420K50K10K2018Joerg ZuberGermania
Lu do Magalu6.4M2M700K2003Magazine Luiza Brasile
Mila Sophia250K150KND2023NDFinlandia
Blawko22140KNDND2018BrudUSA

Sono belle, perfette, viaggiano, si vestono alla moda, fanno sponsorizzazioni… Ma non esistono! Sono interamente generate dall’IA.

Chi sostituirà gli influencer?

I principali Virtual Influencers in base alla loro popolarità su Instagram e TikTok

E funzionano, ottenendo milioni di follower, collaborazioni con grandi brand come Calvin Klein e Samsung, introiti da capogiro. Non si ammalano, non litigano, non hanno pretese, sono prodotti perfetti per il marketing. La loro ascesa è tanto affascinante quanto preoccupante. Se già con i filtri e il fotoritocco si discuteva dell’impatto negativo sugli standard di bellezza e sull’autostima dei più giovani, l’arrivo di influencer totalmente artificiali porta il problema su scala molto più ampia.

💡 Nota: Al primo posto abbiamo Lil Miquela che guadagna intorno a 9 milioni di Euro l’anno.

Chi sostituirà gli influencer? Una nuova industria in arrivo…

Una nuova industria

Intorno agli influencer virtuali si è già creata un’industria fiorente:

  • Sviluppatori di software di generazione immagini e video IA;
  • Creatori di contenuti e backstory per rendere gli avatar più umani;
  • Aziende che li gestiscono come veri e propri “talent agency”.

E non riguarda solo il mondo social: la musica, il cinema, la moda stanno già sperimentando versioni AI delle loro star per creare contenuti più veloci, economici, e teoricamente “perfetti”.

Chi sostituirà gli influencer

Una immagine con tutte queste influencer abbracciate a bordo piscina…

💡 Esempio: Pensiamo alla possibilità di usare una giovane “Angelina Jolie AI” per recitare in dieci film contemporaneamente, senza limiti di età o fatica, o a doppiatori virtuali che possono registrare mille spot in un giorno.

Il rischio? Una progressiva perdita di contatto con la realtà, una società che preferisce vivere in una fantasia artificiale piuttosto che accettare l’imperfezione umana.

Chi sostituirà gli influencer? Un super trend del futuro.

Virtual Influencer

I virtual influencer sono personaggi digitali creati al computer e gestiti da team di designer e artisti. Alcuni hanno un aspetto cartoonesco, altri risultano estremamente realistici, tanto da sembrare veri esseri umani. Anche se non sono ancora mainstream, la loro popolarità sta crescendo rapidamente.

Chi sostituirà gli influencer

Ecco la tabella dei principali Virtual Influencers con i loro guadagni stimati in euro, follower su Instagram e note distintive!

I vantaggi per i brand nell’usare virtual influencer sono enormi:

  • Controllo totale sull’immagine e sui messaggi;
  • Nessuna limitazione biologica (niente invecchiamento, malattie, pause);
  • Costi ridotti rispetto agli influencer umani;
  • Assenza di regolamentazioni lavorative;
  • Tuttavia, ci sono anche sfide:

I virtual influencer spesso non hanno una nicchia chiara, può risultare difficile creare collaborazioni davvero credibili.

💡 Suggerimento: In Italia, il fenomeno è ancora agli inizi!

I virtual influencer stanno rapidamente cambiando il panorama del marketing digitale. I brand potrebbero preferire lavorare con loro per i vantaggi evidenti, ma gli influencer umani non spariranno: continueranno a essere fondamentali per connessioni autentiche e campagne credibili.

Chi sostituirà gli influencer? Una nuova resistenza.

UGC e creator autentici

In parallelo a questo scenario distopico, emerge un’altra tendenza forte: l’ascesa degli UGC creator (User Generated Content), ne ho parlato qui:

Gli UGC creator non puntano sull’essere celebrità, ma sulla creazione di contenuti autentici per i brand.

💡 Esempio: Video grezzi, realizzati con lo smartphone, che sembrano prodotti da veri fan, sono contenuti che funzionano perché sembrano reali, immediati, genuini.

Le aziende oggi amano questo tipo di contenuti perché:

  • Costano meno;
  • Funzionano meglio sui social;
  • Sono percepiti come autentici.

Un UGC creator può avere pochi follower, ma essere comunque richiesto per produrre decine di video promozionali al mese, in questo scenario, la creatività torna al centro.

Non conta avere milioni di fan, conta saper raccontare bene un prodotto, un’esperienza, un’emozione.

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Chi sostituirà gli influencer? Cosa ci aspetta nel futuro…

Conclusioni

La risposta più inquietante sembra essere l’Intelligenza Artificiale, sono già attivi modelli virtuali come Lil Miquela, Imma, Mila Sophia e ora anche Aitana Lopez, che: Non sono reali. Sono perfetti, disponibili 24/7 e senza esigenze umane. Guadagnano cifre da capogiro e collaborano con brand internazionali. Accanto a loro si sviluppa un’industria composta da:

  • Sviluppatori di AI imaging/video;
  • Creatori di backstory emozionali;
  • Agenzie di talenti virtuali.

Questa rivoluzione rischia di creare un mondo ancora più distorto, dove la realtá umana viene sostituita dalla perfezione artificiale, generando danni profondi agli standard di bellezza e alla salute mentale.

In risposta a questa deriva emergono gli UGC Creator (User Generated Content Creator), creatori autentici, che producono contenuti genuini e spontanei. Amati dai brand perché più economici, realistici e performanti sui social.

Oggi non conta più avere milioni di follower, conta saper creare contenuti autentici che raccontano esperienze ed emozioni vere.

In un mondo dominato dalla tecnologia, sopravvivranno:

  • I creator autentici: capaci di creare connessioni reali e sincere;
  • Gli specialisti del contenuto: tecnici, creativi, versatili;
  • Gli storyteller: in grado di costruire narrazioni coinvolgenti;
  • I filtri umani: coloro che aiuteranno il pubblico a distinguere tra reale e artificiale.

Il futuro non è fatto di persone, è fatto di pixel, ma possiamo ancora scegliere di rimanere umani. Stiamo entrando in un’era dove il contenuto è sovrano, ma l’identità umana è in pericolo. Come creator, marketer o semplici utenti, siamo davanti a una scelta: assecondare l’illusione o riconquistare il valore dell’autenticità.

Chi sostituirà gli influencer? La risposta è: o l’intelligenza artificiale, o noi stessi, se sapremo riscoprire il potere dei contenuti che contano davvero. Il futuro è nelle mani di chi non si limita a inseguire la visibilità, ma crea valore.

E tu? Stai ancora puntando solo sul personaggio? O stai costruendo qualcosa che davvero conta?