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Come viene percepita la realtà? Teoria della Gestalt
In che modo viene percepita la realtà? Ecco un approccio pisicologico che ci spiega meglio l’argomento.
Nella percezione visiva, il tutto è più della somma delle sue parti.
Teoria della Gestalt
Berlino, prima metà del ‘900, Max Wertheimer ed altri psicologi approfondirono gli studi sulla percezione visiva, dando in seguito vita alla famosissima Teoria della Gestalt.
Il nostro cervello tende a raggruppare grandi quantità di informazioni seguendo precisi criteri.
Le leggi della gestalt (M.Wertheimer, 1923)
- Legge della vicinanza;
- Legge della somiglianza;
- Legge della chiusura;
- Legge della “curva buona“;
- Legge della “buona forma“;
- Legge dell’esperienza;
Legge della vicinanza
A parità di tutte le altre condizioni, gli elementi del campo visivo che sono fra loro più vicini tendono a essere raccolti in unità.
Legge della somiglianza
A parità di tutte le altre condizioni, gli elementi del campo visivo che sono tra loro simili tendono a essere raccolti in unità.
Legge della chiusura
A parità di tutte le altre condizioni, le linee delimitanti una superficie chiusa si percepiscono come unità più facilmente di quelle che non si chiudono.
Legge della continuità di direzione (detta anche della curva buona)
A parità di tutte le altre condizioni, le linee che vanno nella stessa direzione si costituiscono in unità più facilmente delle altre.
Legge della buona forma
A parità di tutte le altre condizioni, il campo percettivo si segmenta in modo che risultino entità per quanto possibile equilibrate, armoniche, costituite secondo un medesimo principio in tutte le loro parti.
Legge dell’esperienza passata
A parità di tutte le altre condizioni, gli elementi del campo visivo che danno origine a una figura familiare o dotata di significato tendono a formare un’unità.
Teoria della Gestalt
Un video in cui sono mostrati esempi dei principi della vicinanza, chiusura , similari ed altri.
Alcune fonti e per approfondire l’argomento potete cercare anche qui:
- http://homes.di.unimi.it/~rizzi/pdf/ium/lez4-gestalt.pdf;
- https://leganerd.com/2013/11/06/le-leggi-della-gestalt/;
- http://it.wikipedia.org/wiki/Psicologia_della_Gestalt;
- http://graphicdesign.spokanefalls.edu/tutorials/process/gestaltprinciples/gestaltprinc.htm;
Preghiera della Gestalt
Io sono io. Tu sei tu.
Io non sono al mondo per soddisfare le tue aspettative.
Tu non sei al mondo per soddisfare le mie aspettative.
Io faccio la mia cosa.
Tu fai la tua cosa.
Se ci incontreremo sarà bellissimo;
altrimenti non ci sarà stato niente da fare.
“Se ti assumi la responsabilità di quello che stai facendo,
del modo in cui produci i tuoi sintomi,
del modo in cui produci la tua malattia,
del modo in cui produci la tua esistenza
– al momento stesso in cui entri in contatto con te stesso –
allora ha inizio la crescita, ha inizio l’integrazione.”
“Assumersi responsabilità per un altro,
interferire con la sua vita e sentirsi onnipotenti, sono la stessa cosa.”
“Sarò con te. Sarò con te con il mio interesse,
la mia noia, la mia pazienza, la mia rabbia, la mia disponibilità.
Sarò con te […] ma non ti posso aiutare.
Sarò con te. Tu farai quello che riterrai necessario.”
“La consapevolezza di per sé può essere curativa.
Dato che con una piena consapevolezza si diventa autoconsapevoli
dell’autoregolazione dell’organismo,
si può lasciare che l’organismo prenda in mano la situazione senza interferire,
senza interrompere: della saggezza dell’organismo ci si può fidare.
Di contro a questo atteggiamento troviamo l’intera patologia
dell’automanipolazione, del controllo ambientale e via dicendo,
che interferisce con i sottili meccanismi dell’autoregolazione dell’organismo.”
Friedrich Salomon Perls -“Preghiera della Gestalt”
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